

Ecco perché la reunion degli Oasis sarà un evento epocale
Il successo mondiale, la fama, le rivalità, le controversie e la fine di una band che ha segnato una generazione. Ma anche tutto sull’inaspettata e già iconica reunion dei fratelli Gallagher: concerti, date e biglietti.
Fino a poco tempo fa sperare in una reunion degli Oasis e di vedere Liam e Noel Gallagher sullo stesso palco sembrava un sogno irrealizzabile di un povero pazzo un po’ troppo nostalgico. Anche perché i Caino e Abele della pop e underground culture, i fratelli nemici per la pelle dei nostri tempi, meglio noti come i fratelli Gallagher, non avevano mai lasciato grossi spiragli di speranza a riguardo, tutt’altro. Ma anche le più solide convinzioni sono fatte per essere demolite… e forse i tempi sono ora maturi, forse c’è stata una rappacificazione privata, o semplicemente il tempo è stato in grado spazzare via tutte le incomprensioni del passato: perchè la reunion degli Oasis è realtà, ci sarà. E sarà un evento epocale.

Oasis: una storia di musica, fama, amore e odio di Noel e Liam Gallagher
Un rapporto tumultuoso già dall’infanzia, quello tra i due fratelli di Manchester; che ha raggiunto il suo climax il 28 agosto 2009 quando Noel Gallagher comunicò ufficialmente di aver lasciato gli Oasis, dopo aver abbandonato il palco del Rock en Seine a pochi minuti dall’esibizione, segnando così la fine del gruppo. E forse di un’era. La loro relazione tossica, la loro dinamica esplosiva che innescava liti violente e offese pubbliche spiattellate poi sui tutti i tabloid inglesi ha alimentato tanto il loro successo quanto la loro disintegrazione, contaminando con un perenne senso di tensione e imprevedibilità ogni concerto e ogni album della loro carriera. Il conflitto divenne la miccia creativa. Ma con queste basi era da illusi aspettarsi un lieto fine.

Quello che non tutti sanno è che non furono i fratelli Gallagher a fondare gli Oasis, seppur ne siano presto diventati l’anima e l’essenza stessa. Nel 1991, inizialmente come una band chiamata The Rain, assunse come cantante Liam Gallagher, che suggerì il nome (poi entrato nella storia) “Oasis“. Successivamente, il fratello maggiore di Liam, Noel, si unì come chitarrista principale e compositore. Noel, con una visione molto ambiziosa, portò un nuovo livello di professionalità e aspirazione alla band, ponendo le basi per il loro futuro successo. Lo scontro tra la sua ambizione e il carattere imprevedibile di Liam sarebbe diventato dinamica centrale del gruppo.
Mettete due caratteri opposti insieme – Noel, introverso e riflessivo; Liam, ribelle e provocatorio – aggiungete successo, visioni distinte, alcool, droghe, fragilità umane e chi più ne ha più ne metta: otterrete il cocktail letale che ha consacrato e contemporaneamente ucciso gli Oasis. Il cui mito però, anche una volta sciolti, non ha mai cessato d’essere ed anzi cresciuto ulteriormente proprio grazie all’aura di caos, instabilità e mistero legata al rapporto tossico tra i fratelli Gallagher.

Palchi abbandonati a metà concerto, liti feroci, risse, minacce, chitarre rotte, tamburelli lanciati, scontri verbali e fisici durati 20 anni hanno logorato la band fino al midollo, ma non hanno di certo avuto un grosso impatto sulla loro immagine agli occhi del pubblico. Questo perché la loro musica, la loro arte, è stata così forte e potente da trascendere qualsiasi tipo di controversia e andare oltre ogni tipo di scandalo e provocazione. Loro erano rock star doc, come forse non ne esistono più, con tutti i pregi ma anche con tutti i difetti che questo appellativo porta con sé.
Lasciando stare numeri e album venduti che già parlerebbero da soli (oltre 75milioni di dischi venduti in un ventennio); quello che consacra un artista e, in questo caso, gli Oasis a icone sta nel fatto che la loro musica non ha mai smesso di far parte delle nostre vite. Alcune canzoni, e persino alcuni album per intero sono dei veri e propri cult immortali. Come (What’s the Story) Morning Glory?” (1995), che li catapultò nell’Olimpo della musica rock.

L’album includeva classici come “Wonderwall“, “Don’t Look Back in Anger“, “Champagne Supernova” e “Morning Glory”, e divenne uno degli album più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito. Il successo mondiale di “Wonderwall” li portò a essere conosciuti a livello globale. Persino i giovani che non li hanno vissuti in prima persona conoscono, cantano e ascoltano le loro canzoni ancora oggi. O perlomeno sanno di cosa stiamo parlando. Mentre tutti coloro che hanno avuto l’occasione di viverli ai loro tempi d’oro custodiscono gelosamente i cd vecchi e impolverati dal valore simbolico inestimabile, cimeli di un’epoca irripetibile.
Oasis reunion: concerti, date, biglietti e tutto quello che c’è da sapere

Da 15 anni a questa parte la domanda su una possibile riunione degli Oasis è stata una delle più discusse nel mondo della musica. Nonostante alcune dichiarazioni contrastanti da parte di entrambi i fratelli, una vera rappacificazione è sempre sembrata molto improbabile, per usare un eufemismo. Ma a sorpresa i Gallagher hanno smentito tutti, annunciando un tour di 17 date in giro per il Regno unito nell’estate 2025 (tra il 4 luglio e il 17 agosto a: Cardiff, Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino). Tutti i biglietti, come immaginabile, sono andati sold-out il giorno stesso della messa in vendita. Ma se gli Oasis sono tornati insieme, niente è impossibile e quindi anche tu hai la speranza di assicurarti un biglietto. Come? Le liste d’attesa sono aperte su Ticketmaster e altri siti specializzati; mentre si attendono rivendite (che si dice saranno contrastate) tra privati a prezzi vertiginosi.